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22-11-2012
Manuela Palmucci di Fano rappresenterà la Provincia al
meeting guide turistiche di Ferrara |
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Dal
virtuale al reale: guide turistiche, dal gruppo Facebook al
meeting di Ferrara 24 e 25 novembre. A rappresentare la
provincia di Pesaro e Urbino sarà la guida Manuela Palmucci
di Fano. “Incontriamoci a Ferrara - 24 e 25 Novembre 2012” è
il I Meeting delle Guide Turistiche Abilitate, membri del
gruppo FB “Guide d’Italia”. Il 24 Novembre pm, all’Hotel
Astra, nel Meeting si parlerà di: web marketing, net-working,
aggiornamento professionale, condivisione di esperienze,
consolidamento dell’unità della categoria.
A volte accade: chi si incontra sulla rete finisce per
sentire l’esigenza di conoscersi realmente. Il 24 e 25
novembre le guide turistiche escono dalla loro piazza
virtuale, il gruppo Facebook “Guide d’Italia”, e si
incontrano all’hotel Astra di Ferrara. Conoscere il proprio
territorio è un “MUST” per la Guida, ma la passione e le
capacità comunicative sono altrettanto fondamentali per
diventare un vero mediatore culturale, e ancora non basta:
oggi serve anche essere sul web, sapersi presentare al mondo
e sapersi distinguere, ognuno con le proprie peculiarità.
Ecco perché a Ferrara si parlerà di web-marketing,
net-working, associazionismo, vocal coaching e altro.
L’obbiettivo è: rendersi più competenti e visibili su un
mercato che si apre sempre più e soprattutto che cambia: si
avverte sempre più lo strapotere dei grandi tour operator
stranieri, si affermano i servizi “didattici” offerti dai
gestori museali e aumenta sempre più il turismo individuale,
il low-cost e diversi “turismi” di nicchia.
Di questi e altri temi si discuterà nel gruppo FB, che è
diventato il luogo dell’aggregazione quotidiana. Fondato nel
2008 da Barbara Nacinelli, guida di Roma, conta oggi oltre
1.000 membri e 17 amministratori. Come molti altri gruppi
locali di guide turistiche, ma a livello nazionale, “Guide
d’Italia” è luogo di condivisione di informazioni e di
discussione di problemi di categoria, ma anche del piacere
di esercitare una professione bellissima e ha contribuito a
rafforzare l’identità professionale in tutti i partecipanti
del gruppo.
Il requisito per entrare nel Gruppo “Guide d’Italia” è uno
solo: avere una abilitazione di guida turistica conseguita
in una città italiana; il controllo è fatto sugli elenchi
ufficiali nei siti web istituzionali di province e regioni.
Il gruppo si arricchisce costantemente delle idee e
dell’entusiasmo dei singoli membri e diventa sempre più un
punto di riferimento fondamentale per chi, per professione,
illustra la Storia, l’Arte e le Tradizioni delle nostre
città.
La scelta del luogo è caduta su Ferrara su suggerimento del
collega umbro, Tiziano Ficola, all’indomani del terremoto in
Emilia, con la precisa volontà di portare il nostro
contributo ad una delle perle d’Italia danneggiate dal sisma
del maggio scorso. L’incontro di fine novembre vuole essere
il primo di una lunga serie di appuntamenti per
l’aggiornamento professionale, per discutere di nuove
metodologie e di strategie di comunicazione, e soprattutto
per fare il punto della situazione e porsi come valore
aggiunto di un Turismo di Qualità. Le guide raggiungeranno
Ferrara da varie città italiane: la provincia di Pesaro e
Urbino sarà rappresentata dalla guida Manuela Palmucci
di Fano. |
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http://www.viverefano.com/index.php?page=articolo&articolo_id=380599
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12-11-09 - La storia si ripete: Fano
attrazione per gli inglesi |
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Non c'è
bisogno di scomodare il celebre e celebrato poeta inglese
Robert Browning, il quale ha dedicato all'Angelo del
Guercino conservato nel museo civico una indimenticabile
lirica per rilevare come tra Fano e l'Inghilterra esista da
sempre un rapporto particolare. Insomma, che gli inglesi da
tempo immemorabile amino le nostre terre è abbondantemente
risaputo e la conferma viene anche dal Ministero del Turismo
che parla della Gran Bretagna come uno dei principali
partner turistici del Bel Paese anche per il 2010. Una
testimonianza più diretta, in questo senso, viene dalla
recente visita nella nostra città di un attore di teatro,
Fred Pearson il quale, accompagnato dalla moglie anche lei
attrice, ha deciso di usufruire delle visite guidate in
lingua inglese ai principali monumenti. Accompagnato dalla
brava guida Manuela Palmucci, l'attore inglese è
rimasto affascinato dalla pinacoteca San Domenico e
soprattutto dagli affreschi, tanto che qualche giorno dopo
ha preso carta e penna ed ha scritto un pensiero di
ringraziamento alla Fondazione Carifano. "Gli affreschi
della tomba di Pietro De Pili nella Chiesa di San Domenico
sono tra i più belli che io abbia mai visto in Italia. Non
molto tempo fa mi è capitato di ammirare il ciclo dei
dipinti murali del Maestro Giotto in Assisi, sottoposti a
recente restauro. Nonostante abbiano eseguito un lavoro
pregevole – scrive Fred Pearson – i colori mancano secondo
me, di raffinatezza e complessità se paragonati a quelli di
Fano. Gli affreschi di San Domenico posseggono una
composizione fortemente aggraziata ed elegante dai colori
tenui, delicati pur tuttavia luminosissimi che li rendono,
per quanto riguarda la mia personale esperienza,
ineguagliabili. È stato veramente un grande piacere poterli
ammirare, un piacere che spero di riprovare a breve". Una
promessa che ha mantenuto, visto che alcuni giorni dopo ha
voluto portare in visita a San Domenico un gruppetto di
inglesi suoi amici. Dichiaratosi innamorato del paesaggio e
della ricchezza culturale delle nostre zone l'attore
inglese, che vive a Londra e che ha calcato tutti i
palcoscenici della capitale, ha pensato bene di trovarsi una
seconda casa proprio dalle nostre parti. Non è il primo e
non sarà neppure l'ultimo, così come è senza interruzioni la
moda per gli stranieri, soprattutto inglesi, - ma guarda un
po'! - di sposarsi a Fano e festeggiare sulle verdi colline
con vista sul mare Adriatico. Al relais de charme Villa
Giulia di San Biagio, ad esempio, arrivano prenotazioni per
la prossima primavera di personaggi inglesi i quali
innamorati del posto chiedono di poter convolare a nozze
proprio dalle nostre parti. A volte si tratta anche di
persone in vista e famose che intendono celebrare il
matrimonio senza clamore, al di fuori della pubblicità e del
circo mediatico e quindi scelgono queste nostre località che
presentano un fascino indubbiamente molto attraente per chi
viene dal nord Europa> dice Anna Passi, la titolare della
storica residenza. Inglesi, tedeschi, olandesi non resistono
al fascino delle bellezze naturali e storiche di Fano e
dintorni. Robert Browning dopo il suo matrimonio segreto
fuggì dall'Inghilterra proprio verso l'Italia innamorandosi
del nostro bel paese. La storia, evidentemente, si ripete. |
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Silvano Clappis - Il Resto del Carlino |
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10-08-09 Una Fano dei Cesari nel segno del
Lupo. La fazione fa incetta di premi nella consueta cornice
di pubblico. Poi divertimenti fino all’alba |
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Una Fano dei
Cesari da Lupo... mannaro. Sì, perché la fazione del Lupo (Gimarra,
Fenile, Roncosambaccio, S. Andrea in Villis, Carignano,
Fosso Sejore, San Biagio e Belgatto), con l'auriga Franco
Ariano, ha trionfato nella manifestazione, aggiudicandosi la
corsa delle bighe e battendo la fazione del Cinghiale, oltre
ai premi per il miglior costume ("Cerbero", impersonato da
Andrea Pandolfi e dai suoi tre splendidi pastori tedeschi) e
la messalina più bella, Simona Zonghetti. Buon en plein
anche per la fazione della Volpe (ex VI circoscrizione) che
ha vinto i premi per la miglior sfilata in costume e per la
miglior festa di fazione a Torrette. Premi che però nulla
tolgono all'impegno e alla passione che anche Delfino e
Cinghiale hanno messo nel preparare l'evento, riuscendo a
rendere ricco e affascinante il corteo storico di circa
2mila figuranti che sabato sera, dalle 20, ha animato
l'anello del Pincio e le celebrazioni per i duemila anni
dell'Arco d'Augusto, applauditissime dal pubblico (numeroso
anche se non ai livelli degli anni passati) e dagli stessi
amministratori, con in prima fila il sindaco-gladiatore
Stefano Aguzzi, insieme alla neo Miss Fano Giusy Ranucci, al
vice-sindaco Mirco Carloni, al presidente della Provincia
Matteo Ricci, agli assessori provinciali Renato Claudio
Minardi e Massimo Seri, oltre al primo cittadino della città
gemellata di Rastatt, Hans Jurgens Putsch, che assistito
dall'interprete Manuela Palmucci, ha espresso
"meraviglia per un evento-spettacolo che lo ha portato
indietro nel tempo di duemila anni". È vero. Un piacevole
tuffo nel passato romano fanese, reso ancor più veritiero
dalle ricostruzioni della Colonia Iulia Fanestris, alla
quale il Comune ha riconosciuto la qualifica di "gruppo
storico ufficiale", e dai gladiatori dell'ArsDimicandi, con
a capo Dario Battaglia che si è esibito in combattimenti
gladiatori sia al Pincio che in centro storico e lungomare.
"Ancora una volta la Fano dei Cesari ha centrato l'obiettivo
di coinvolgere nell'atmosfera romana tantissime persone
-dice Carloni-, figuranti, turisti, operatori e commercianti
che si sono dati molto da fare per contribuire alla riuscita
dell'evento e ad attirare l'attenzione dei media,
contribuendo a diffondere l'immagine di città turistica". E
del divertimento: fino all'alba la zona mare, in particolare
Lido e Sassonia, è stata letteralmente presa d'assalto da
gruppi di giovani in costume romano che hanno festeggiato,
ballato e trascorso la nottata in allegria. Nel complesso il
bilancio è buono, anche se gli eccessi sono stati
inevitabili: una quindicina i casi di ragazzi soccorsi dal
118 per ubriachezza e molte lamentele per schiamazzi con i
centralini delle forze dell’ordine incandescenti. Diversi
anche i gestori di bar della zona mare fra Lido e Arzilla
multati (150 euro) da polizia municipale e carabinieri per
non avere rispettato l’ordinanza che proibiva la vendita di
alcolici in bottiglia. Anche la campagna di sicurezza sulle
strade “Un soffio per la vita” predisposta dal questore
Italo D’Angelo con pattuglie del commissariato, polstrada,
carabinieri e personale della protezione civile ha portato a
quattro denunce per guida in stato di ebbrezza e altrettanti
ritiri di patente. In tutto sono state controllate 172
persone e 169 auto ed elevate 11 contravvenzioni. Infine a
Marotta un litigio fra tre uomini è sfociato in rapina, uno
dei litiganti ha infatti strappato la catena d’oro dal collo
del rivale e poi è scappato. Ma la sua fuga è stata breve ed
è stato poco dopo acciuffato dai carabinieri. |
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Marco
Giovenco -
Il
Messaggero
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07-02-09
C’è curiosità per la sfilata dei nuovi carri allegorici Il
Pupo diventa “tronista" |
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CULTURA
teatrale e carnevale: binomio inscindibile. E a dimostrarlo
è l'appuntamento di oggi alle 17 (repliche il 14, 19 e 21
febbraio) con le Visite risate, serie di tour per
appassionati e turisti condotti con ironia dai ragazzi
dell'associazione culturale MDG, produttrice del San
Costanzo Show. Un improbabile sovrintendente ai Carnevali,
impersonato da Daniele Santinelli, condurrà i visitatori tra
strade e palazzi fanesi fino al percorso della sfilata dove
incontrerà i personaggi impersonati da Giovanni Giangiacomi,
Geoffrey di Bartolomeo e Davide Bertulli. Esilarante finale
nel cortile della caserma Paolini (info e prenotazioni
0721.887523). Ieri sera, intanto, è arrivata la delegazione
della città gemellata inglese di St Albans, con il sindaco
Bert Pawle, insieme al consigliere Pat Garrard, alla
funzionaria Alison Orde e Rocco Di Lieto, rappresentante
degli Amici di Fano. Per l'intera giornata di oggi gli
inglesi visiteranno il territorio e per questa sera è in
programma l'arrivo della delegazione tedesca di Rastatt,
capitanata dal nuovo sindaco Jürgen Pütsch Domattina alle 12
le due delegazioni saranno ricevute ufficialmente in
municipio dall'amministrazione comunale, con il sindaco
Stefano Aguzzi, l'assessore ai gemellaggi Francesco
Cavalieri e la guida e traduttrice Manuela Palmucci.
I gruppi saranno poi ospiti alla sfilata del Carnevale, in
programma dalle 15, e lunedì ripartiranno alla volta dei
rispettivi paesi. Tante le sorprese annunciate: nelle
domeniche dei corsi mascherati, dalle 10 alle 12 in viale
Buozzi, l'artista di strada Paolo Casisa intratterrà i
bambini e le famiglie con alcuni dei suoi più simpatici
personaggi, come il pifferaio magico e il brigante
tartaglione. Divertimento per bambini assicurato anche da
Fan For Fun animazione e Scout Agesci presso i Giardini Roma
al Pincio e da Ar Fun Animasion in viale Gramsci-angolo via
Montegrappa. Quest'anno, tra l'altro, il gruppo più
folkloristico e simpatico presente sul palco durante la
sfilata verrà premiato con una cena per 15 persone al
ristorante La Perla di Fano. Grande attesa, poi, per i tre
nuovi carri allegorici di quest'anno Italian Safari 2009 di
Daniele Palamoni e Gianluca Isotti (Acf); Raccolgo, riuso...
riciclo...! di Eugenio Ruben Mariotti; Per 41mila euro: è
lei Festivalbar 2009 di Riccardo Deli e, infine, il carro
dell'anno scorso di Chiara Perugini (Fantagruel) Dico non
dico... e allora dico, dedicato al sempre attuale tema dei
diritti civili. Ad aprire la sfilata, come sempre, sarà il
Pupo, quest'anno dedicato alla figura del Tronista e
realizzato dal carrista Giovanni Sorcinelli. Ospiti della
prima giornata di Carnevale Pippo Franco e la Miss Fano
Giulia Moschini. |
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Marco
Giovenco -
Il
Messaggero
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12-09-08 Il
sindaco Aguzzi consegna la cittadinanza onoraria al
reverendo Herbert e a Paolo Carosa |
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È un momento
emozionante - ha detto il sindaco Aguzzi a proposito del
conferimento di cittadinanza onoraria al reverendo
Christopher Herbert di St. Albans e a Paolo Carosa - sono
due persone che ho avuto il piacere di conoscere
personalmente e che stimo. Il reverendo Herbert è una
persona che si impegna per portare la pace tra i popoli e le
diverse religioni del mondo. Paolo Carosa, è stato colui che
ha scoperto che uno dei più bei palazzi della città di
Rastatt era stato progettato da un architetto fanese e ha
proposto il gemellaggio tra le nostre città. Gemellaggio che
ha portato anche quest’anno ospiti a Fano i giovani
diversamente abili del progetto Mare Blu-Foresta Nera”. Dopo
il discorso del sindaco,
tradotto in inglese e in tedesco da Manuela Palmucci
per i numerosi ospiti provenienti da Rastatt e da St. Albans
presenti per assistere alla cerimonia, alla quale hanno
partecipato, tra gli altri, la presidente del consiglio
comunale Maria Antonia Cocuzza, il vice sindaco Mauro
Falcioni e l’assessore al Turismo Francesco Cavalieri, si è
proceduto al conferimento della cittadinanza onoraria. Anche
il prefetto, il dottor Alessio Giuffrida ha portato i propri
saluti insieme a don Solazzi in rappresentanza di Monsignor
Trasarti.
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Dal portale
del comune di Fano
http://www.comune.fano.ps.it/ |
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URBINO - FANO 19-20 aprile 2008 La Custodia del Grifo
Arciere ha effettuato una escursione nelle colline
marchigiane denominata "Nella Marca da Urbino a Fano"
Domenica, si è felicemente
conclusa, in una magnifica giornata di sole e
nella bucolica atmosfera di un suggestivo
agriturismo posto sulle prime colline
marchigiane ad un ventina di chilometri dal mare
la nostra ultima Operazione, denominata "Nella
Marca da Urbino a Fano". Secondo una
nostra ormai consolidata tradizione, la prima
escursione della Custodia in territorio
marchigiano ha riscosso un significativo
successo con circa 40 partecipanti ed ha
interessato le località di Urbino con la visita
al bellissimo Palazzo Ducale e la città di Fano,
con particolare riguardo agli interessantissimi
resti romani. Di seguito le principali note di
viaggio delle nostra ultima operazione..
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Sabato 19 aprile 2008 |
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Ritrovo dei partecipanti in
perfetto orario per le ore 14.15 presso il
parcheggio di Piazza Mercatale di Urbino,
ubicato geograficamente nella depressione fra la
Rocca dell'Albornoz ed il Palazzo Ducale, dove
erano simpaticamente ad attenderci i MATTIOLI,
SGARZINI ed il nostro confratello poliziotto
Luigi BONSIGNORE. Nel parcheggio, dopo i saluti
di rito e la presentazione della nostra guida
(Dott. Manuela PALMUCCI), il Gruppo dei
partecipanti, attraverso un ascensore ed un
breve percorso a piedi lungo una ripida
scalinata in cotto, si è portato in
Piazza Rinascimento davanti al maestoso Palazzo
Ducale dei Montefeltro.
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Il Palazzo, sede storica di
rappresentanza del Ducato del Montefeltro e
residenza della omonima dinastia, oggi ospita la
Galleria Nazionale delle Marche, è il risultato
di quattro fasi costruttive che vanno da quella
iniziale del Conte Guidantonio di Montefeltro,
nel 1400, attraverso quelle fondamentali,
lauranesca e martiniana, del Duca Federico,
figlio del precedente, fino alla fase della
sopraelevazione roveresca (Guidubaldo II della
Rovere) verso la metà del 1500. Esso rappresenta
il prototipo delle regge umanistiche,
un'allegoria architettonica del rinascimento,
che ebbe inizio nel 1455 con l'inglobamento di
precedenti edifici sulla grande Piazza
Rinascimento e prese l'attuale forma per
volontà, intorno al 1465, di Federico da
Montefeltro, che vi impiegò gli architetti
Luciano Laurana (1420-1479) e Francesco di
Giorgio Martini. Il Palazzo di Federico è
il simbolo fisico dello Stato rinascimentale,
non più un castello ancorato ai vecchi principi
militari di difesa-offesa, ma un palazzo aperto
alla circolazione degli uomini e delle idee. E'
un edificio dalle strutture solidissime, di
armoniosa snellezza nelle forme esterne, un
capolavoro di armonia nella asimmetria delle
forme architettoniche, di razionale funzionalità
nella sistemazione interna; una città in forma
di palazzo, che divenne ben presto sede elettiva
di un nuovo modello di civiltà, come si deduce
dalle mirabili pagine del "Cortegiano" di
Baldassar Castiglione. L'asperità del luogo
suggerì al Laurana l'ardita soluzione della
facciata occidentale, con i torricini idealmente
rivolti in direzione della Toscana; due agili ed
eleganti torri che rappresentano l'integrazione
perfetta tra architettura e paesaggio e
costituiscono probabilmente l'immagine più nota
della città di Urbino. Federico da Montefeltro,
prima Conte e poi Duca d'Urbino, certamente il
più importante esponente della dinastia dei
Montefeltro, famoso capitano di ventura, è
ricordato anche per il suo mecenatismo e per
essere stato il protettore e committente di
grandi artisti quali Leon Battista Alberti,
Piero della Francesca, Paolo Uccello, il
Berruguete, Giusto di Gand, Luca della Robbia ed
altri.
Il Gruppo della Custodia, dopo una dotta
introduzione storica sul complesso
architettonico da parte della nostra guida, è
entrato nel bellissimo cortile rinascimentale ed
attraverso una scala è salito al 1° piano per
iniziare la visita al Palazzo ed alla Galleria
Nazionale delle Marche.
Va sottolineato che delle meravigliose raccolte
d'arte originarie, messe insieme dai vari
signori di Urbino, ben poco è rimasto oggi nel
palazzo, per il fatto che il patrimonio dei
Montefeltro ha subito importanti spoliazioni (da
parte dei Borgia e dei Barberini). Comunque sia,
oggi la parte più rilevante delle antiche
collezioni dei Montefeltro si trovano agli
Uffizi di Firenze per effetto di un lascito
ereditario. Gran parte delle sale erano
ricoperte da arazzi, affreschi e da "cuorami"
(cuoio dipinto), andati in gran parte perduti.
Le numerose decorazioni lapidee dei portali, dei
capitelli e dei peducci e le moltissime porte
intarsiate, oltre allo studiolo ed all'alcova
del Duca Federico, danno una significativa idea
dell'antico splendore.
Per quanto attiene l'attuale dotazione della
Galleria Nazionale delle Marche, istituita nel
1912, essa consiste in cinque nuclei principali:
il piccolo nucleo delle opere originarie dei
Montefeltro; un cospicuo gruppo di dipinti
derivati dalla soppressione dei Conventi dopo
l'Unità d'Italia (Decreto Valerio del 1861); un
gruppo di opere provenienti da chiese e
confraternite a titolo di deposito perpetuo o
temporaneo; lasciti vari, quali quelli del
Mauruzi del 1865 (ceramiche abruzzesi) e del
Brun (raccolta di monete romane d'oro e
d'argento) e la Donazione Volponi che consiste
in una ventina di dipinti dal trecento al
seicento; nucleo derivante da acquisizioni degli
ultimi 25 anni. La visita ha interessato
in successione:
il nucleo antico del Palazzo: |
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appartamento della Jole, dove il
gruppo ha potuto ammirare portali e camino
quattrocenteschi di Michele di Giovanni da
Fiesole, un'opera di Luca della Robbia, l'alcova
lignea dipinta del Duca Federico e numerose
opere e polittici di artisti locali (Giovanni
Boccati, Girolamo di Giovanni) del gotico
fiorito (Zanino di Pietro, Andrea di Bartolo),
del gotico cortese (Marino Angeli) e del tardo
gotico (Alberti da Ferrara; Lorenzo e Jacopo
Salimbeni) oltre ad opere del giottesco Maestro
di Campodonico e del ferrarese Alberti , un
polittico di Giovanni Baronzio ed un crocefisso
di Giovanni da Rimini; |
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appartamento dei Melaranci
(derivato dal tipo di piante che venivano
allora conservate nelle logge aperte), con opere
della Donazione Paolo e Roberto Volponi, fra le
quali spiccano opere di Vitale da Bologna,
Francesco Guerrieri, Giovanni Lanfranco, Guido
Reni, Guercino, Orazio Gentileschi, Battistello
Caracciolo, Salvator Rosa, Schedoni; |
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Il nucleo federiciano con: |
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appartamento degli ospiti,
destinato alla ricezione delle delegazioni
ufficiali e degli ospiti illustri di Federico,
nel quale spicca la ricca sala di Giacomo 3°
Stuart (precedentemente studiolo di Guidubaldo
II con un ricchissimo soffitto a stucchi
policromi di Federico Brandani, una serie di
opere della pittura marchigiana e dipinti
attribuiti a Vittore Crivelli, a Giovanni
Bellini ed Alvise Vivarini (splendido polittico) |
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appartamento del Duca, cuore
della dimora feltresca, con la Sala delle
Udienze (amministrazione della giustizia),
adornata da una splendido camino e dei sontuosi
portali, che ospita due capolavori della pittura
italiana: la Flagellazione e la Madonna di
Senigallia di Piero della Francesca. Sulla
prima, la nostra guida si è a lungo soffermata
sulle ipotesi interpretative dell'opera; lo
Studiolo di Federico, forse ideato dal Bramante,
scrigno di raffinata bellezza, pensatoio del
signore e luogo di autocelebrazione delle
proprie glorie, presenta il soffitto che
contiene, al di sopra alla scritta dedicatoria,
24 lacunari in legno intagliato dipinto e dorato
con emblemi ed onorificenze di Federico (ordine
della Giarrettiera, dell'Ermellino, ecc) di
Benedetto da Majano, 28 quadri di uomini
illustri (14 originali, gli altri sono al
Louvre) attribuiti a Pedro Berruguete e Giusto
di Gand ed infine un unicum dell'arte di tutto
il mondo che rappresenta, senza interruzione ed
in una confusione solo apparente, delle tarsie
lignee di Benedetto da Majano, contenenti armadi
con libri, clessidre, leggii, strumenti
musicali, onorificenze e spade, la corazza
sezionata, il Duca in toga dedito all'otium, lo
spartito di una canzone, un orologio,
cassettiere e cassetti ed infine uno stupendo
"scoiattolo". Il tutto in un intento prospettico
e con una oculata scelta di sfumature di colore,
per le quali sono stati utilizzati oltre
quaranta tipi di legni differenti;
- sale di rappresentanza, con la Sala degli
Angeli, destinata ai ricevimenti e che trae nome
dagli angeli raffigurati nel camino da Domenico
Rosselli, dove sono esposti altri capolavori
d'arte, quali la Città ideale di Luciano Laurana,
la Comunione degli Apostoli di Giusto di Gand ed
il Miracolo dell'Ostia profanata di Paolo
Uccello; la Sala del Trono, destinata alle feste
(35 x15 per 17 di altezza), con la
raffigurazione del Leone di Venezia, per
ricordare che Guidubaldo I Montefeltro era stato
Capitano Generale della Serenissima e ricoperta
di arazzi di manifattura inglese e Gobelins,
appartenuti al Mazzarino; la Sala delle Veglie,
dove sono custoditi numerose opere di Giovanni
di Santi, padre di Raffaello, di Luca Signorelli
ed infine la sala dove sono esposte opere del
Bramantino e di Raffaello Sanzio (Santa Caterina
ed il famosissimo Ritratto di gentildonna ovvero
la Muta).
Premetto che, a causa del tempo disponibile, il
Gruppo della Custodia non ha avuto il tempo di
visitare gli appartamenti rovereschi del 2°
piano e prima di uscire dal palazzo, ritornato
al piano terra, ha potuto comunque visitare la
mostra intitolata "La Biblioteca del Duca", dove
si sono potuti ammirare dei bellissimi codici
miniati appartenuti al Duca d'Urbino ed oggi
custoditi presso la Biblioteca Vaticana.
Infine, sempre al seguito della guida, è stato
effettuata una rapida visita dei sotterranei
ed in particolare alla Neviera, frigidaire ante
litteram, dove veniva stoccata la neve, alle
ampie Scuderia e Galoppatoio o Selleria ed alla
Cucina.
Al termine della visita, intorno alle ore 17.30,
riguadagnato il parcheggio di Piazza Mercatale,
il gruppo dei partecipanti, recuperata la
propria autovettura, si è portato rapidamente
fino alla periferia di Fano, a CUCCURANO, Via
Don Buratelli, per l'ultima tappa della giornata
(circa mezz'ora di percorso). La meta della
escursione era rappresentata dalla visita alle
infrastrutture della Ditta SAPRART, la struttura
artigiana dove vengono fabbricate le nostre
insegne ed i nostri gadget. Grazie alla cortese
disponibilità dei proprietari (MATTIOLI), nostri
confratelli, i partecipanti all'escursione hanno
potuto ammirare l'esposizione dei prodotti
realizzati dalla Saprart e visitare gli ambienti
della struttura, dove vengono disegnati,
realizzati, aggiustati, smaltati a forno,
montati e condizionati per la spedizione i crest
realizzati dalla Ditta. I Custodi hanno potuto
anche ristorarsi con un gradito rinfresco,
generosamente organizzato dalla Ditta ed
effettuare alcuni simpatici acquisti.
Al termine della visita il Gruppo della Custodia
si è quindi portato a MAROTTA di FANO, per la
sistemazione in albergo (Hotel IMPERIAL,
Lungomare Faà di Bruno 119, 61035, FANO (PU),
www.hotel-imperial.it Tel.:
0721-969445), una struttura moderna, funzionale,
con piscina, posta ad appena 50 metri dalla
spiaggia adriatica e con uno splendido panorama
sul mare fino al Conero ed Ancona. |
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La giornata si è infine conclusa
con una simpatica e gustosa cena a base di
pesce, preceduta, data l'ora e soprattutto la
"fame", da una rapida cerimonia protocollare,
durante la quale sono state consegnate le
insegne alla madrina Anna BOTTINO ed al Custode
Nicola ZITELLI. |
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Domenica 20 aprile 2008 |
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La partenza dall'hotel è
avvenuta, secondo quanto preventivato, alle ore
09.00, dopo una ricca colazione, per raggiungere
la vicina città di FANO. Va sottolineato il
fatto che - nonostante un disguido causato dal
Reggente che, fidandosi del suo intuito, dato
che il navigatore non si era connesso con il
satellite, ha condotto tutta la colonna dei
partecipanti in un impasse, sulla spiaggia !!!
- i partecipanti sono arrivati puntualmente
all'appuntamento della giornata, fissato per le
ore 09.30 nel parcheggio della Caserma
Paolini, una infrastruttura militare dismessa
sita in Viale Gramsci, sulla circonvallazione
interna della città, lungo la Via Flaminia.
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Erano già ad attenderci in loco
SGARZINI ed i MATTIOLI con la nostra bravissima
guida Manuela, al seguito dei quali abbiamo
iniziato la programmata visita della città. Devo
onestamente ammettere che per me, ma penso per
la quasi totalità dei partecipanti
all'escursione, la città di FANO è stata una
vera scoperta molto gradita, sia per la bellezza
del "raccolto" centro storico, sia per il valore
e l'importanza delle opere d'arte che
custodisce. FANO, l'antica FANUM FORTUNAE,
municipio e colonia romana della tribù Pollia,
punto di arrivo sull'Adriatico della Via
Flaminia, è posta a poca distanza dallo storico
della battaglia del Metauro dove fu sconfitto
Asdrubale, fratello di Annibale. Per questa
ragione vi fu costruito, in ringraziamento, il
Tempio della Fortuna. La città, nel
medioevo, fu a lungo (dal 1200 al 1463) un feudo
dei Malatesta e per effetto della sua
particolare storia possiede non solo
importantissime vestigia romane, ma anche dei
veri e propri tesori d'arte, assolutamente
inattesi. |
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La prima tappa della passeggiata
è stato l'Arco di Augusto, monumentale
costruzione del 9 dopo Cristo in onore di
Augusto, in arenaria a tre fornici, con loggiato
e due torri esterne, rivestita in travertino.
All'arco risultano addossati all'interno, verso
il centro della città, l'arioso portico delle
Logge di S. Michele del 1495 ed, all'esterno,
l'ex chiesetta di S. Michele (ora sala di
rappresentanza dell'Università di Fano), la cui
facciata è stata rivestita con materiale dello
stesso Arco e che presenta un portale del 1512. |
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Prima di proseguire la visita ad
un tratto ancora in buono stato di conservazione
delle mura augustee (con torri cilindriche), il
Gruppo Custodia ha approfittato per scattare una
foto ricordo all'ombra della statua del divo
Augusto, eretta nei pressi dell'arco omonimo.
Oltrepassate le mura attraverso una postierla o
posterula, i partecipanti si sono quindi recati
verso la vicina Cattedrale romanica di Fano,
opera del 12° secolo del Maestro Rainerio (da
una epigrafe murata nei pressi dell'organo) e
che custodisce resti di un ricomposto pulpito
romanico con sculture e rilievi, la bella
Cappella Nolfi decorata dal Domenichino (1623) e
tele di Ludovico Carracci e del Ceccarini. La
nostra guida Manuela ci ha poi condotto,
attraverso dei vicoli, alla Chiesa di S. Maria
Nuova o S. Salvatore, che è stata una delle
sorprese della giornata. Infatti al suo interno
sono custodite due importanti tele del Perugino
(Annunciazione e Madonna e Santi) ed una
predella con cinque storie della Vergine,
un'opera giovanile di Raffaello. Nella stessa
chiesa si può inoltre ammirare un interessante
coro ligneo intarsiato ed una Visitazione di
Giovanni Santi, padre del Raffaello. La tappa
successiva è stata la Piazza XX settembre con la
bella Fontana della Fortuna ed il Palazzo della
Ragione, costruzione romanico gotica del 1299
che ospita oggi il neoclassico Teatro della
Fortuna e, dopo una sosta ristoratrice in un bar
di Corso Matteotti, la nostra guida ci ha
condotto fino alla vicina sconsacrata Chiesa di
S. Domenico, sede oggi di una interessantissima
Pinacoteca, organizzata dalla Fondazione della
Cassa di Risparmio locale, che conserva tra gli
altri, opere di Giovanni Santi, di Palma il
Giovane, del Barocci, del Guercino, del
Guerrieri e del Cantarini. Curiosità
interessante al suo interno, fattaci notare
dalla nostra guida, è una scritta in latino che
riporta tutte le declinazioni della parola
morte: "MORS MORTIS, MORTI, MORTEM NISI MORTE
DEDISSET, AETERNA MORIENS MORTE PERIRET HOMO"
(Se la morte della morte (Cristo), con la
propria morte, non avesse dato morte alla morte
(non avesse vinto la morte), di eterna morte,
morendo, perirebbe l'uomo). |
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Ultima tappa della visita a Fano
è stata il complesso del Convento di S.
Agostino, l'altra sorpresa della giornata, con
un interessante chiostro, che si trova ubicato
sopra l'antica Basilica romana di Vitruvio.
Accompagnati dal nostro confratello Paolo
SGARZINI, membro del locale archeoclub, il
Gruppo della Custodia ha avuto la possibilità di
accedere agli scavi sotterranei che stanno
riportando alla luce alcune parti della
imponente basilica romana fanese.
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Al termine della visita, prima di
ritornare al parcheggio, i partecipanti
all'escursione hanno voluto apertamente
testimoniare, attraverso il Reggente, il plauso
ed il sincero ringraziamento alla nostra dotta
guida Manuela PALMUCCI, consegnandole un piccolo
ricordo dell'Associazione e proponendole "sul
campo" di entrare a far parte, come Madrina "ad
honorem", della Custodia. Proposta che, per
nostra soddisfazione, è stata accolta con
entusiasmo. |
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La giornata marchigiana della
Custodia si è trionfalmente conclusa in località
REFORZATE di S. IPPOLITO, a circa 20 chilometri
da FANO (non molto lontano da FOSSOMBRONE),
presso l'Agriturismo CASA LONDEI (tel.
0721-749110;
www.casalondei.com), in uno straordinario
ambiente bucolico, posto sulle prime verdi e
fiorite colline dell'anti Appennino e con un
meraviglioso panorama fino a Fano ed al mare. |
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Alla tradizionale riunione
conviviale, erano presenti oltre 50 persone (vi
hanno partecipato anche altri rappresentanti
locali della nostra Associazione, fra i quali i
Sovrintendenti della Polizia di Stato PIERLEONI
e TARANTINI) ed hanno tutte potuto apprezzare la
gustosa ed abbondante cucina della casa, che per
l'occasione aveva preparato un pantagruelico
menu: antipasti misti della casa, due primi
locali (ravioli di ricotta e spinaci in salsa
chiara e tagliolini al ragù), due secondi
(coniglio in umido e arrosti misti), contorno di
patate al forno ed insalata, torta, caffè ed
ammazzacaffè. Mi limiterò soltanto a segnalare
che le portate hanno incontrato un
incondizionato successo, con ripetuti bis e ter
ed il tutto è stato innaffiato da un piacevole,
corposo e generoso vinello locale. La giornata
si è quindi felicemente conclusa intorno alle
16.30, allorché i partecipanti all’escursione
hanno ripreso la strada per le rispettive
abitazioni. |
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Chiudo qui queste mie
note di viaggio, scusandomi se, forse più del
solito, mi sono fatto prendere dall'entusiasmo.
Ritengo peraltro che questa nostra prima
giornata nelle Marche rappresenti, per la
coincidenza di un favorevolissimo tempo
meteorologico e per le cose viste, una tappa
significativa e da ricordare e questo mio
resoconto potrà contribuire a fissare i tanti
dettagli di una bella giornata speciale e forse
anche ad incuriosire tanti Custodi che non hanno
potuto partecipare. |
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Mi corre l'obbligo, prima di
chiudere, di indirizzare, a nome di tutti
partecipanti, un grazie speciale alla Dottoressa
Manuela PALMUCCI, che ci ha amorevolmente
accompagnato nelle visite e ci ha riversato, in
grande copia, interessanti ed appassionate
informazioni sulla storia e sulla cultura della
sua regione, condite da una aneddotica viva ed
appassionante. Un altro ringraziamento speciale
va a Paolo SGARZINI ed a tutta la famiglia
MATTIOLI (Silvia, Egidia, Ettore, ecc.) della
SAPRART, cui va l'indubbio merito
organizzativo del grande successo della giornata
marchigiana e di associare a questo sincero ed
affettuoso ringraziamento, il Sovrintendente di
PS Luigi BONSIGNORE, per averci accompagnato la
sera fino in albergo, ma anche e soprattutto il
Sovrintendente di PS Andrea PIERLEONI, che ci ha
offerto la possibilità di effettuare il nostro
tradizionale convivio in uno straordinario
contesto, decisamente all'altezza, in termini di
qualità e di prezzo, della ormai consolidata
tradizione della Custodia. |
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Infine il mio personale
ringraziamento a tutti i partecipanti
all'escursione, per avermi consentito di
trascorrere ancora una bella giornata e di
passare insieme, come al solito, momenti
interessanti sotto l'aspetto culturale e
gastronomico, ma soprattutto in una atmosfera di
amicizia, di fraternità e di serena
spensieratezza.
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Massimo Iacopi
www.grifoarciere.org |
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06.10.2007
Luna Traversa’, La Diversità che arricchisce |
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All’interno
dell’incontro sulla “Diversità che arricchisce”, sarà
presentato mercoledì 7 febbraio a Fano, alle 16.30 all’Aula
Magna dell’Istituto Tecnico Battisti, il romanzo ‘Luna
Traversa’, di Giancarlo Trapanese, edito da Halley Editrice.
Alla presentazione, voluta dal circolo culturale Bianchini
di Fano, dell’ultima fatica del giornalista Rai e scrittore,
saranno presenti, oltre a Trapanese, il presidente del
Circolo fanese, Manuela Palmucci, il poeta Francesco
Scarabicchi, accompagnati dalle note musicali di Luca
Lattanzio e l’editrice Francesca Chiappa. Una serata
culturale dove si toccheranno le tematiche relative alla
diversità, trattate anche ne romanzo di Trapanese, e nel
contempo ascoltare le canzoni e musicale di Lattanzio. |
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'Luna
traversa’ è una storia profonda, vera, possibile,
universale, capace di prendere emotivamente il lettore fino
alla fine. Il romanzo, di oltre trecento pagine, fa parte
della collana Passaggi della casa editrice Halley. Giulio ed
Elisabetta, 22 anni insieme, un figlio di 13 con il quale
entrambi hanno un rapporto difficile, tante problemi le cui
radici affondano nell’abitudine e nei traumi dell’infanzia:
una coppia come tante, alle prese con una crisi esistenziale
e affettiva, una crisi latente che rende cupa la loro
esistenza e la rende priva di aspettative. Ma ad un certo
punto, l’irrefrenabile, vitale desiderio di rompere gli
schemi logori e ricercare una nuova dimensione, anche
spirituale, li travolge portandoli ad affrontare
coraggiosamente gli insidiosi percorsi di una spietata
analisi reciproca, a riconoscere e confrontare fantasie,
pulsioni e bisogni da sempre taciuti, indicibili, riuscendo
persino a toccare l’attualissimo tema della convivenza tra
il mondo islamico e quello cattolico. Solo allora, divisi
fra l’impostazione dogmatica della vita, il buon senso e la
tolleranza, scopriranno che… |
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fano.sottocchio.it
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27.12.2006
Un volume curato da Clappis insieme a Lunghi e Maggioli
Fano mai vista
in 400 foto |
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FANO La città di tutti i giorni, con la sua spontaneità, la sua
gente, i colori del luogo, la storia millenaria, i personaggi e
le sue infinite tradizioni. C'è tutto questo in 'Fano', volume
fotografico curato dal giornalista Silvano Clappis insieme ai
fotografi Tomas Lunghi e Sergio Maggioli (che ha messo a
disposizione l’archivio storico), e pubblicato dalla casa
editrice 'Libreria 77' di Fano, di fronte al Sant'Arcangelo. Non
solo un libro di rappresentanza, ma anche dei ricordi. Sì,
perché si tratta del ricordo più pieno che un turista può portar
via dopo aver trascorso una vacanza a Fano."Abbiamo voluto
documentare una sorta di lunga passeggiata fra gli angoli più e
meno noti di Fano - spiega Clappis -, senza immagini
precostituite, ma spontanee, proprio come nella realtà di tutti
i giorni". Il volume - anche una pratica guida della città -
contiene poco più di 400 fotografie, fra cui alcune storiche che
offrono un punto di vista privilegiato su 'come eravamo' e altre
dedicate al centro storico, alle frazioni, alla zona
industriale, alle strutture ricettive e alle principali
manifestazioni della città, in primis il Carnevale. Il testo
introduttivo è stato curato in lingua inglese da Manuela
Palmucci di Traduzioneweb, mentre buona parte delle notizie
storiche sono state tratte dalla guida turistica di Fano, curata
dallo storico Franco Battistelli. Il libro è in vendita a 25
euro. |
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Marco
Giovenco - Il Messaggero |
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18.10.2002
Un libro sugli impianti sportivi |
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FANO — Alla imminente Borsa Fiera del Turismo
Sportivo di Montecatini Terme, Fano sarà la prima città a
presentarsi con uno specifico opuscolo (Studio Elica,
copywriter Martina Stefanini, traduzione in inglese di
Manuela Palmucci) che, con immagini e testi, illustra le
bellezze naturali ed artistiche della nostra città ed in
particolare l'offerta di impianti sportivi. «Il turismo
sportivo già da alcuni anni è decollato a Fano — sottolinea
l'assessore al Turismo Renato Claudio Minardi —. Vogliamo
presentarci sul mercato per attirare nuovi avvenimenti
sportivi, puntando anche all'offerta di impianti comunali, o
privati ma disponibili (come i bocciodromi) che poche città
possono offrire tutti insieme: mi riferisco in particolare
all'impianto d'atletica “Zengarini”, alla pista per ciclismo
“Marconi”, al campo da baseball ed all'impianto di tiro al
piattello che è stato giudicato il più bello d'Italia».
Anche le associazioni degli albergatori considerano
importante questo opuscolo che completa una vasta gamma di
materiale pubblicitario turistico. «Oltre che la Città dei
Bambini — afferma l'assessore allo Sport Oretta Ciancamerla
- siamo la Città dello Sport, per numero di impianti, di
praticanti e di manifestazioni: a Fano organizziamo 6
manifestazioni internazionali, 17 nazionali, 11 regionali ed
8 provinciali più una serie di varie attività a livello
giovanile». |
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Carlo Moscelli - Il Resto del Carlino |
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10.04.2002
FANO – Come tradizione, programma |
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FANO – Come
tradizione, programma presentato in largo anticipo ed
ennesimo cambio di marchio e grafica (Studio Zagù Associati)
per Fano Film Festival. Il quale, per la 14a edizione (21-26
ottobre 2002) ha aggiunto alle tre F, una delle quali nel
logo si trasforma in I, un International pienamente meritato
dalla bella rassegna inventata e diretta con grande
competenza da Fiorangelo Pucci: non solo per la consistente
partecipazione di videomaker stranieri (lo scorso anno 13
Paesi rappresentati) quanto per la loro qualità che
testimonia anche quella del Festival. Nell'edizione 2000 la
manifestazione fanese presentò “Quiero ser”, l'opera del
giovane regista messicano Florian Callenberger che 5 mesi
dopo avrebbe vinto l'Oscar per i cortometraggi. L'anno
scorso nella sezione 35 mm vinse “La flamme” del francese
Ron
Dyens, finito poi nelle cinque nomination dell'Oscar
per i corti. Senza dimenticare che FFF premia attori molto
prima di più importanti Festival: nella 13a edizione premio
per la miglior attrice a Sandra Ceccarelli (foto) che un
mese dopo avrebbe trionfato a Venezia, Coppa Volpi per la
sua interpretazione in “Luce dei miei occhi”. L'altra sera,
al Caffè del Pasticciere, per la presentazione del Festival
2002 da parte di Fiorangelo Pucci (e di Franco Tebaldi per
la sezione Scuola) c'era una piccola folla, a riprova del
seguito della rassegna promossa e organizzata dal
Fotovideocineclub di Fano ed alla quale collaborano Comune
di Fano, Provincia, Regione, Distretto Scolastico n. 4 e
Provveditorato agli Studi, Mediateca Marche, FIC, AGIS,
Ministeri della PI e dei Beni Culturali, Università di
Urbino e Bologna per la convegnistica, con sponsor come
Piero Guidi e Kodak. L'evento inaugurale di FIFF sarà
“Giochi d'artificio”, un concerto di musiche da film della
Joplin Brass Orchestra diretta da Vincenzo Piaggesi, con il
soprano Katia Cursini ed i cori “Mezio Agostini” e
Malatestiano di Fano e “Coro delle Terre Malatestiane” di S.
Costanzo e Orciano; nel programma convegni e seminari su
cinema americano e cinema europeo, una serata dedicata ai
registi marchigiani, una rassegna del cinema contemporaneo
giapponese. Per un evento di grande rilievo artistico e
turistico (5.000 presenze nell'arco di una settimana) Pucci
(che con l'assessorato alla Cultura sta preparando anche una
rassegna estiva con 5 film di Carmelo Bene) ha ringraziato
quanti con lui lavorano dietro le quinte: Emma Aragona,
Tonina Fiore, Manuela Palmucci, Claudia Stellone, Stefano
Guidi, Stefano Salimbeni, Loris Vagni. |
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Carlo Moscelli - Il Resto del Carlino |
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